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Camini a bioetanolo: la bellezza di un camino, senza canna fumaria e legna

Cos’è un camino a bioetanolo e come funziona

Il camino è un desiderio di molti, tuttavia non è facile, specialmente in certe parti d’Italia e in qualsiasi città, crearne uno per via della difficoltà evidente di installare una canna fumaria, oltre che all’oggettiva difficoltà di comprare la legna. Grazie all’evoluzione tecnologica, è oggi possibile installare un camino a bioetanolo, un’alternativa molto funzionale al classico camino tradizionale, che funziona bruciando un combustibile economico invece che la classica legna.

In questo modo, i c.d. biocamini possono essere installati senza le precedenti difficoltà, inquinando poco e salvando l’ambiente. Naturalmente, i caminetti a bioetanolo sono efficienti tanto quanto i classici camini, essendo quindi indicati per sostituire in maniera totale qualsiasi altra fonte di riscaldamento. Il bioetanolo è un alcol ad alta efficienza che non produce fumo e scintille. Inoltre, è abbastanza economico; di contro, lo stile di questi camini non è rustico come quelli tradizionali, solitamente incassati a muro, tuttavia è molto più pratico.

I tipi di camino a bioetanolo sul mercato

Come ogni prodotto che si affaccia sul mercato, esistono tanti tipi di caminetto a bioetanolo, adatti e differenziati per qualsiasi casa, esigenza e funzionalità. Per individuare il migliore in base alle proprie esigenze, può essere utile fare una ricognizione di casa propria, individuando le zone più fredde. In ogni caso, i biocamini possono essere sostanzialmente di 3 tipi.

Esiste un camino a bioetanolo da incasso. Come intuibile, questa tipologia di strumenti viene installata dentro la parete, per questo motivo prima di installarne uno è necessario prevedere l’apposito incasso in cui installarlo, avendo cura di chiamare un professionista in modo da eseguire l’opera salvaguardando tubature e fili. Esistono poi caminetti a bioetanolo da parete: questi vengono messi esternamente e non c’è bisogno di opere murario, inoltre sono disponibili in molteplici tipi e forme. Infine, esistono i camini a bioetanolo da appoggio. In via del tutto esemplificativa, sono molto simili ai raffrescatori portatili, che vengono collocati temporaneamente e alla bisogna dove servono, ad esempio sul tavolo o pavimento.

Le peculiarità del camino a bioetanolo

Per essere tale, il biocamino deve rispettare determinate caratteristiche. Innanzitutto, non deve esserci una canna fumaria, visto che il materiale di consumo è alcool biodegradabile non c’è alcuna espulsione di gas tossico. Inoltre, è possibile collocarne uno in casa senza richiedere un’autorizzazione al Comune, come una CILA, visto che non sono necessarie opere murarie. Inoltre, questi caminetti sono molto originali nello stile e sono una scelta economica in quanto hanno bassi costi, sia nell’acquisto dello strumento che nell’acquisto del materiale di combustione.

Visto che i camini a bioetanolo si inseriscono in un settore eco sostenibile, sono presenti da qualche anno determinati incentivi fiscali, noti come ecobonus, tali per cui è possibile comprarli ottenendo sconti fino al 65% sul prezzo. Questo perché il bioetanolo ha un alto tasso di rendimento e i camini che lo utilizzano non producono materiale di scarto come cenere e fumi tossici. Per questo motivo, comprare un biocamino è una scelta sensata e ponderata che permette di riscaldare casa senza incappare in dispersioni termiche, garantendoti un mantenimento ottimale della temperatura nelle stagioni fredde, senza la classica incombenza di comprare la legna.

In copertina: Photo by Robin van Geenen on Unsplash