Arredativo Design Magazine

CASALGRANDE PADANA RI-VESTE SHITANG – EXPO 2015

Era il 13 maggio 2014 quando Wang Shi, presidente della prestigiosa società immobiliare cinese Vanke, alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Console generale della Cina Liao Juhua e del Commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, ha svelato i rendering del suo padiglione. Oggi, grazie alla corretta pianificazione dell’iter di partecipazione, l’opera è in corso di avanzata realizzazione sul lotto a lei destinato, in posizione strategica poco distante dal Lake Arena e da Palazzo Italia.

Il progetto, curato dallo studio di Daniel Libeskind, con allestimento degli interni di Ralph Appelbaum e progetto grafico di Han Jiaying, si impone per la forte carica figurativa che, attraverso l’organica plasticità dell’involucro parametrico, richiama l’attenzione sulle questioni chiave proposte dal tema di Expo 2015 (Nutrire il pianeta), attraverso la rivisitazione di un tradizionale Shitang: la sala da pranzo cinese. Elemento di forte richiamo e riferimento per i visitatori di Expo, lo spettacolare involucro del padiglione, interamente rivestito con lastre di grès porcellanato tridimensionali di un evocativo colore rosso lacca. L’applicazione, appositamente sviluppata e realizzata grazie alla collaborazione tra Daniel Libeskind e Casalgrande Padana, è interamente concepita utilizzando le esclusive ceramiche Fractile messe a punto dall’azienda italiana. Queste lastre si caratterizzano per la particolare soluzione adottata per lo strato di finitura che, attraverso speciali procedimenti di lavorazione e un originale disegno geometrico a bassorilievo, produce un effetto dinamico tridimensionale. Enfatizzata da una velatura metallescente, la materia ceramica sottoposta esposta alla luce si scompone e ricompone in molteplici riflessi luminosi che movimentano l’involucro.

All’interno, l’allestimento invita a riflettere sull’importanza degli ambienti dove si consumano i cibi e sulla loro capacità di definire luoghi in grado di andare ben oltre la banale funzione. Oltre 300 schermi montati su una struttura di bambù guideranno il visitatore in un percorso attraverso la giornata dei comuni cittadini cinesi e l’importanza dello Shitang nella loro vita quotidiana, il tutto accompagnato da momenti dedicati ad esplorare alcuni elementi dei costumi culinari cinesi, quali: oggetti d’uso, libri di cucina, i tavoli, fino alle tradizionali posate a bacchetta.
I tassi impressionanti di crescita urbana e la disgregazione sociale da essi indotta condannano gli individui alla solitudine e alla scomparsa della solidarietà. In questo senso, sostiene Wang Shi, Vanke attraverso il suo padiglione vuole sollecitare l’attenzione al delicato passaggio tra i riti della tradizione e i comportamenti introdotti dalla società contemporanea, testimoniando la possibilità e la necessità di trovare forme di socializzazione all’interno di ambienti concepiti con appropriatezza.