Arredativo Design Magazine

Innerlight novità Salone 2012

Può una lampada affascinare anche da spenta per il gioco di luci e ombre che la anima?

Innerlight è stata pensata come una scultura da parete che, una volta accesa, prende vita e si trasforma in una raffinata piattaforma per la luce. Con un’estrema semplicità esteriore – nata in realtà da un attento studio sui diversi elementi che la compongono – la lampada disegnata da Simon Pengelly è costituita da tre fasce sovrapposte, leggermente concave e con inclinazioni diverse, supportate da un guscio realizzato in policarbonato traslucido, che nasconde la parte tecnica.

 

Innerlight è un quadro tridimensionale che cambia significato e funzione quando la lampada è accesa. Il fascio luminoso che rimbalza sulla parete mette in evidenza i contorni e definisce la forma della lampada, ispirata alle sculture di Richard Serra. Si crea così un raffinato gioco di ombre e riflessi, mentre la luce si propaga dall’interno (da cui il nome Innerlight) di ognuna delle tre fasce, diffondendosi in diverse direzioni. La fonte luminosa, costituita da due lampade a fluorescenza disposte su piani diversi, garantisce una buona illuminazione in ogni direzione, sia verso il muro che lungo le lastre, con un effetto mutevole e sofisticato.

Innerlight è disponibile in due versioni: bianca, che vede la luce protagonista nella sua purezza, o in una particolare finitura materica, che ne sottolinea la profondità.

Adatta sia agli ambienti domestici che alle soluzioni contract, Innerlight rivela in ogni situazione la sua duplice personalità: scultura da parete e lampada, sempre caratterizzata da uno stile essenziale e deciso e da una sobria eleganza.