Espressione di lifestyle che diventa una dichiarazione d’amore verso il nostro pianeta. Questa è la Ecodesign Collection di Lessmore, che racconta la personale ricerca di stile e di funzionalità che l’architetto e designer italiano Giorgio Caporaso porta avanti da tempo nel campo dell’ecodesign, conferendo un particolare fascino anche a materiali considerati tradizionalmente poveri come il cartone. Non semplici arredi, ma espressione di una vera e propria filosofia rispettosa dell’ambiente e attenta alle esigenze di una vita sempre più mobile e mutevole.
“Il mio design è frutto di sperimentazioni e ricerca sui materiali, sulla loro resistenza e le loro qualità estetiche e sensoriali” – dichiara Giorgio Caporaso – “Più che di arredi si tratta di veri e propri sistemi, in quanto possono arricchirsi ed evolversi nel tempo con nuovi elementi e componenti. Il mio impegno è quello di creare degli oggetti che si possono adattare, riutilizzare e riciclare, smontare e rimontare, oltre che ad utilizzare materiali diversi che, accoppiati insieme, si esaltano vicendevolmente creando particolari situazioni sensoriali. Una cosiddetta “contaminazione eco-logica ed eco-sostenibile” in quanto tutti i vari componenti possono essere disassemblabili per tipo di materiale ed andare o allo smaltimento differenziato e al riciclo e ritornare a nuova vita”.
Una filosofia che si traduce in azioni concrete. Tutti gli arredi e i complementi della linea Ecodesign Collection by Giorgio Caporaso sono ispirati al design modulare e componibile, e per elementi ispirandosi anche ad una possibilità comune della contaminazione/separazione e disassemblabilità. Diversi materiali, primo fra tutti il cartone, ma anche il legno e il metacrilato, vengono combinati tra loro per dare vita a prodotti resistenti, capaci di durare nel tempo. Non solo. I materiali impiegati sono spesso già riciclati, o certificati FSC, come nel caso del legno. Ma ad essere ecosostenibile è anche il modo in cui si è scelto di utilizzarli. La maggior parte degli elementi sono combinati tra loro ad incastro oppure avvitati o incollati per monomateriale. In questo modo possono essere successivamente scomposti, disassemblati e riciclati.
Flessibilità. Gli arredi della Ecodesign Collection sono scomponibili e rimodulabili a seconda delle esigenze. Ad esempio, i singoli moduli di More_Light possono dare vita a una libreria dalle forme più diverse, ma all’occorrenza possono trasformarsi in sedia. Lo stesso vale per Tappo, che è lampada, contenitore porta oggetti, ma anche tavolino. E ancora X2Chair, una sofisticata chaise longue che con un semplice gesto può essere capovolta e diventare un’elegante poltroncina. Le funzioni di ogni arredo si moltiplicano. Ma a cambiare non è solo la loro destinazione di utilizzo, ma anche il loro aspetto.
Molti oggetti vengono gettati o dismessi perché col passare del tempo si usurano, oppure con il cambiare delle mode non rispondono più alle esigenze, non solo funzionali, ma anche estetiche. Essendo progettati per moduli componibili, gli arredi della Ecodesign Collection permettono la sostituzione delle sole parti deteriorate. Inoltre, sono in grado di ripensare se stessi, cambiando letteralmente pelle. La superficie in legno naturale, ad esempio, può essere rivestita con delle cover in carbonio oppure colorate in un rapporto con l’utilizzatore che diventa sempre più affettivo, crescendo e rinnovandosi negli anni. Modificare lo stile di ogni ambiente, evitando sprechi: anche questa è ecosostenibilità.
Ma un altro aspetto che la Ecodesign Collection è in grado di esaltare è quello estetico, in quanto ecosostenibilità non vuol dire dover rinunciare al bello. La linea di arredi disegnata da Giorgio Caporaso è espressione di un gusto orientato all’essenziale e all’eleganza. Linee pulite e forme distintive che danno vita a soluzioni ideali per arredare qualsiasi ambiente dallo stile classico o moderno, sia esso un’abitazione privata o uno spazio pubblico come ad esempio negozi o sedi aziendali.
Le creazioni firmate Giorgio Caporaso sono state insignite di importanti riconoscimenti, oltre ad essere protagoniste di mostre d’arte e manifestazioni a livello internazionale.