Al giorno d’oggi, molto spesso, il bagno non è pronto per affrontare le nuove esigenze familiari. In questi casi, l’unica possibilità è data da un’accurata ristrutturazione del bagno domestico. Generalmente, questa soluzione implica l’inserimento di un box doccia, spesso sostituendo anche la vecchia vasca da bagno, la sostituzione dei vecchi sanitari, il montaggio di eleganti mobiletti portaoggetti e l’ampliamento della metratura interna.
Dando uno sguardo ai box doccia in vendita online è possibile notare che c’è un ampio ventaglio di combinazioni realizzabili, disponibili sia in vetro temperato che in cristalli temperati. È possibile montare una base in alluminio bianco o un piatto doccia in marmo o in resina, generando un contrasto con i colori dell’arredo.
Tra l’altro, simili modifiche apportate al bagno di casa oggi costano molto meno, approfittando di una lunga lista di agevolazioni fiscali di livello nazionale. Detto ciò, è tempo di esplorare l’organizzazione dei bonus e degli incentivi fiscali.
La detrazione IRPEF del 50% sui costi sostenuti
La principale agevolazione fiscale relativa alla ristrutturazione bagno è rappresentata dalla detrazione IRPEF pari al 50% dei costi sostenuti.
Entro la soglia massima di 96.000 euro, le famiglie possono includere l’eliminazione delle barriere architettoniche, il montaggio di sanitari rialzati, le modifiche alla porta d’ingresso e l’inserimento di un box doccia al posto della classica vasca da bagno.
Altresì, l’agevolazione fa espresso riferimento al cambio delle vecchie tubature, al rifacimento dell’impianto idrico e alla costruzione di un nuovo bagno partendo da zero.
In più, la detrazione IRPEF pari al 50% dei costi sostenuti gode di un amplia platea di soggetti beneficiari. Nello specifico, si applica sia a chi è già proprietario di un immobile che alle famiglie interessate all’acquisto di una seconda casa, magari al mare o in montagna.
La detrazione sull’acquisto di complementi d’arredo bagno
Un’altra interessante agevolazione fiscale, utilizzabile durante la ristrutturazione del bagno, è rappresentata dalla detrazione fiscale, pari al 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di moderni complementi d’arredo bagno. Tuttavia, il limite massimo di spesa scende a 10.000 euro.
Si ricorda che l’acquisto di complementi d’arredo per il bagno deve sempre risultare contestuale ad interventi di manutenzione straordinaria come la ristrutturazione del bagno, il restauro oppure opere di risanamento conservativo.
Il riconoscimento della detrazione fiscale è subordinato all’essere in regola con gli obblighi di legge, all’indicazione dei dati catastali dell’abitazione agevolata nella dichiarazione dei redditi, alla conservazione di tutti i documenti relativi alla ristrutturazione del bagno e delle fatture pagate in precedenza ai professionisti del settore.
La normativa precisa che i pagamenti relativi alla ristrutturazione bagno devono essere effettuati mediante bonifico bancario o postale, anche in via telematica.
La causale del bonifico, in favore dei professionisti coinvolti nella ristrutturazione del bagno, deve sempre contenere un espresso riferimento alla normativa racchiusa nell’articolo 16 bis del DPR 917/1986.