Se è vero che l‘Europa recepisce i principali cambiamenti sociali dagli Stati Uniti, metabolizzandoli con qualche anno di ritardo, anche l’Italia non può ritenersi immune da questo processo. A stravolgere abitudini, usi e consumi di una società in continua evoluzione sono soprattutto le novità tecnologiche, mai così repentine e impattanti come in questo periodo storico. Va inserita in quest’ottica la progressiva integrazione dei sistemi digitali in atto: un aspetto che sta rivoluzionando anche il modo di concepire le abitudini domestiche. La domotica rappresenta, da questo punto di vista, una specie di sublimazione dei concetti appena espressi. Si tratta di quella disciplina che studia l’applicazione di tecnologie che mirano a migliorare la qualità della vità all’interno di case ed edifici: elettrodomestici smart, sistemi di automazione e climatizzazione intelliglenti e autonomi ecc. Tutto volto ad aumentare la qualità della vita e la sicurezza all’interno delle mura domestiche, cercando di generare un risparmio non solo energetico ma anche domestico. In quest’ottica l’utilizzo degli smartwatch si inserisce come tassello fondamentale per lo sviluppo di un nuovo modo di intendere l’abitazione. Nuovi stili di vita che, seppur stentino ancora a decollare in Italia, sembrano davvero in “rampa di lancio”. Per trovare i migliori smartwatch sul mercato, ai prezzi più vantaggiosi, si può visitare il sito di Yeppon alla pagina https://www.yeppon.it/indossabili/smartwatch/. Qui si può procedere con un acquisto online conveniente e fatto in assoluta sicurezza.
Dispositivi indossabili e controllo della casa
L’integrazione tra smartphone, termostati, condizionatori, elettrodomestici e i cosiddetti dispositivi indossabili (su tutti lo smartwatch) è in continua evoluzione. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere al polso una sorta di telecomando domotico, in grado di controllare e gestire tutti i processi della propria casa. Un’idea smart, al passo coi tempi, nell’ottica di un connubio tra “bello e funzionale” che crea molta curiosità ma non ancora la giusta “adesione”. Una sorta di reticenza che sembra più mentale che tecnica da parte dei consumatori, quantomeno in Italia. Non è stato ancora fatto quel clic sul piano psicologico per giungere ad una definitiva approvazione di questi sistemi. Ciò che frena di più gli acquirenti è il prezzo, ritenuto ancora troppo elevato per chi vuole fare un passo del genere. Uno smartwatch android si attesta attorno ai 200 euro di media, una cifra che spaventa ancora un po’ se relazionata ad altri sistemi tecnologici. La sensazione è che si tratti di una questione di tempo, nemmeno troppo di là da venire: si stima che non appena i prezzi cominceranno a scendere si avrà una reazione immediata da parte di un pubblico interessato ma ancora troppo freddo in questa fase.
Smartwatch e comandi vocali: il binomio del futuro
Se gli smartwatch sono già pronti e utili per una serie di funzioni, quello che nell’immediato futuro modificherà maggiormente le abitudini di tutti noi sarà il rapporto tra gli smartwatch e i comandi vocali, vera sfida della nuova domotica. La possibilità di coordinare le attività dei dispositivi domestici con le ricerche vocali, sempre più utilizzate nelle varie sfaccettature, rappresenta una nuova sfida che la domotica ha saputo accettare con entusiasmo e coraggio. Basterà per convincere i consumatori ad attuare questo tipo di soluzioni? Anche qui riteniamo che si tratti di una questione di abitudini, che cambieranno presto nel tempo per adeguarsi al progresso. D’altra parte, le battaglie a favore dei cambiamenti climatici possono essere interpretate come il prodromo di un processo più complesso che culminerà con l’affermarsi della domotica. Almeno questo è ciò che si augurano tutti coloro che hanno investito in questo campo per migliorarlo, così come coloro che ne hanno sposato le iniziative credendo nel progetto. L’incremento nella vendita di smartwatch, da quelli sportivi a quelli per la casa, è da ritenere come un chiaro segnale in questa direzione.