Vasca o doccia? eterna diatriba che apre il dibattito e divide i sostenitori dell’una e dell’altra soluzione per la stanza da bagno.
Sembra sempre che una scelta o l’altra sia per sempre e invece scopro con piacere dal magazine Ceramica Flaminia ,che anche quando si cercano soluzioni di alto design come quelle di Ceramica Flaminia, si può, con un intervento limitato sostituire la vasca con una doccia.
La vasca e i suoi rivestimenti vengono sostituiti con il box doccia che voi avete scelto, in questo modo ad esempio, si recupera lo spazio che può tornare utile per inserire dei mobili contenitori.
Quando al primo posto non vanno le esigenze spaziali, e i metri quadri lo consentono, vasca e doccia restano comunque due stili di vita, due modi di intendere la stanza da bagno.
Il relax in vasca con luci soffuse, sali da bagno disciolti in acqua e tanta schiuma è un simbolo di femminilità d’altri tempi, oltre che di cura della propria persona. D’altro canto invece la doccia è sempre identificata come una soluzione più veloce per il bagno. Anche se oggi in verità non è più così. La tecnologia ha portato nel mondo del bagno, ad esempio con la cromoterapia o con le docce idromassaggio, momenti di vero relax con tutti i suoi vantaggi anche in termini di consumo.
Sicuramente possiamo considerare la vasca e la doccia due simboli che anche la cinematografia ha spesso interpretato: da Marylin Monroe in vasca da bagno in The Seven Year Itch, alla scena della doccia di Psyco celebre film di Alfred Hitchcok.
Una curiosità, sia la vasca che la doccia esistono dall’antichità. La vasca da bagno veniva usata dai greci e dai romani che la utilizzavano in pietra o in metallo a cui si aggiunse nel medioevo la versione in legno. Le docce risalgono alla Grecia antica e all’antico Egitto, ci sono antiche testimonianze che le raffigurano, anche se la doccia modernamente intesa nasce nel XIX secolo.
Che questo dualismo sia sempre esistito?